Sostegno psicologico a Firenze,

Pistoia e Prato

Il cuore guarisce quando capisce, non quando dimentica.

Ed io non dimentico perché dimenticare è fuggire dalla mia storia.

E allora io resto.

Resto accanto alla mia sofferenza.

Il tempo che serve per accettare un dolore, una sconfitta, una delusione, un addio.

Il tempo che serve per farmi una carezza.

Perché ho imparato che alla fine non si muore.

No. Alla fine, si rinasce.


(A. Faber)

Nessuno ti conosce bene

come il dolore che ti porti dentro.

Non c’è amico

non c’è amore

che possa raccontarti chi sei

con la stessa minuziosa cura.

Non provare a mandarlo via

prima del tempo.

A far finta che non esista.

Impara ad ascoltare.

Serve sapere e sentire.

Non ignorarlo.

Avete bisogno l’uno dell’altro

per tornare, ad essere felici.


(A. Faber)

Psicologa  Firenze

Visualizza il mio CV

Amo in modo particolare queste poesie perché rappresentano molto bene il mio modo di intendere l’intervento psicologico.


Ciò che mi guida ogni giorno nello svolgere la mia professione è infatti la convinzione profonda dell’unicità di ogni singola persona e di quanto la sofferenza che talvolta le accompagna sia un qualcosa che per quanto doloroso non può essere semplicemente allontanato, quantomeno non prima di averlo compreso, affrontato, non prima che ci abbia raccontato qualcosa di noi.


Per questo ritengo che un percorso psicologico sia un viaggio in cui l’obiettivo principale è quello di acquisire nuove consapevolezze su di sé, sul proprio modo di agire e sentire, di prendere contatto con le proprie sensazioni ed emozioni, di poter dare finalmente voce a ogni parte di noi, ai nostri sogni e desideri, ai dolori che negli anni ci hanno attraversato. Si tratta di un percorso talvolta impervio, complicato ma l’unico possibile per non rimanere imprigionati nel dolore, per accettarsi, per trovare nuovi equilibri.


Ogni paziente che ho avuto il privilegio di incontrare e che ha cercato il mio aiuto professionale non è un insieme di sintomi, non è un etichetta diagnostica, è prima di tutto una persona con una storia da raccontare, con un modo unico di vedere il mondo e di sentire. Per queste ragioni nello spazio che condividiamo non esiste il giusto o lo sbagliato, il vero o il falso, ma solo il modo unico in cui pensa, sente e agisce.


Fondamentale diventa quindi la comprensione e l’accettazione di sé, del proprio modo di attribuire significato agli eventi anche alla luce della personale storia passata, per poter costruire nuovi significati ed essere accompagnati verso un cambiamento, verso un nuovo stato di equilibrio.


A chi mi rivolgo

A tutti coloro che stanno vivendo un momento di difficoltà, un disagio.


La sofferenza si manifesta in molti modi diversi (ansia, panico, stress, tristezza, depressione, problemi alimentari) e può accompagnare momenti di vita tra i più svariati (difficoltà affettive, familiari, relazionali, scolastiche, lavorative, situazioni di stallo e/o blocco, lutti/eventi traumatici, interruzione di una relazione, contrasti familiari, ma anche necessità di una crescita interiore personale o di comprensione e/o di orientamento di fronte a scelte di vita complesse, desiderio di raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé, degli altri, etc,.)

Chi sono

Ho conseguito la laurea in “Psicologia Clinica e della Salute” nel 2010 presso l’Università degli studi di Firenze. Successivamente mi sono abilitata all’esercizio della professione di psicologo (L.56/89) e iscritta all’Ordine degli Psicologi della Toscana con n° 6381.


Ho acquisito esperienza clinica nel corso della mia formazione pratica post universitaria presso le strutture pubbliche dell’Asl 10 distretto Nord Ovest e della SOD di Psichiatria forense e criminologia clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi.


Nel corso degli anni la curiosità e l’attitudine ad ampliare sempre i miei orizzonti mi hanno spinto a frequentare vari corsi di formazione, convegni e congressi


 (per saperne si più si può far visionare il mio CV).


Attualmente sono specializzanda in  psicoterapia Costruttivista-Intersoggettiva presso il Cesipc a Firenze.

Dal 2014, in qualità di libera professionista, mi occupo principalmente di consulenza e sostegno psicologico con adolescenti, adulti e coppie, di consulenza alla genitorialità, riabilitazione DSA, percorsi di crescita personale.


Ricevo a Firenze nel mio studio in Via Cavour 38, a Pistoia e Prato.


Affianco l’attività clinica con docenze in area psicologica e sociale e attività di orientamento individuale e di gruppo presso Agenzie formative accreditate dalla regione Toscana.


Continuo la mia formazione personale e professionale attraverso aggiornamenti, supervisioni cliniche e confronto con i colleghi.

Perché andare dallo psicologo

Mi è sempre piaciuta l’idea di pensare alla vita come un viaggio, fatto di incontri, scelte, eventi felici e altri meno, questo viaggio può continuare nonostante l’alternanza di gioie e dolori, vittorie e sconfitte, nonostante si possa navigare su una superficie calma o su un mare in tempesta, ogni giorno in cui scrivere nuove pagine con un equilibrio a volte più stabile altre più precario.


Credo che possa essere auspicabile chiedere l’aiuto di un professionista quando questo viaggio subisce una battuta d’arresto e non riusciamo più a proseguire il cammino.


Un po’ come una nave al porto che da sempre esce in mare aperto e lo fa seguendo il solito percorso, ma ad un certo punto è come se ci fosse un ostacolo sul fondale che impedisce di proseguire e quell’unico tracciato che conosciamo non funziona più e non riusciamo più a trovare nuove vie per ritornare a viaggiare in mare.


L’obiettivo di un percorso psicologico è quello di riprendere il cammino, di provare a esplorare nuove vie per tornare a viaggiare in mare aperto, si tratta un viaggio nel viaggio, a volte può essere doloroso, tortuoso, si può aver voglia di fermarsi, di tornare indietro, ma al termine, avremo trovato nuovi significati, nuovi modi meno faticosi di vivere e raccontare la propria storia.

“… Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato... Possiamo però cambiare noi stessi ... riacquisire la nostra integrità perduta.


Possiamo far questo nel momento in cui decidiamo di osservare più da vicino le conoscenze che riguardano gli eventi passati e che sono memorizzate nel nostro corpo ...


Si tratta indubbiamente di una strada impervia, ma è l’unica che ci dia la possibilità di abbandonare … la prigione invisibile … del passato”e trasformarci “in individui … che conoscono la propria storia e hanno imparato a convivere con essa ….”.

(A. Miller)


Un ascolto attivo e dedicato per accogliere una richiesta di aiuto

Share by: